Il Taoiseach Simon Harris ha annunciato che le elezioni generali in Irlanda si terranno il 29 novembre, un appuntamento che potrebbe garantire a Fine Gael e al partner di coalizione Fianna Fáil un quarto mandato consecutivo. L'annuncio, fatto mercoledì sera, arriva in un momento in cui i sondaggi vedono le due formazioni politiche ben posizionate, mentre Sinn Féin attraversa una crisi di consensi.
Il Paese era già in clima pre-elettorale da settimane, con Harris che aveva espresso il desiderio di votare prima della fine dell'anno. “Chiederò la dissoluzione del Dáil [parlamento irlandese] venerdì, con l'approvazione presidenziale per il voto del 29 novembre”, ha affermato a RTÉ.Il Parlamento dovrebbe essere sciolto entro domani, Venerdì 8 Novembre.La conditio sine qua non per le elezioni era il passaggio del documento di bilancio per il 2025. Tramite questo documento, in Irlanda sono state garantite le modifiche alle fasce di reddito, la riduzione del ‘Contributo Sociale Universale’ (un’imposta supplementare per tutti i redditi tranne quelli minimi) e i nuovi sostegni per le imprese e le aziende. La votazione è stata velocizzata, permettendo a Harris di avere la tranquillità per indire le elezioni come aveva preannunciato. Per maggiori informazioni, ne abbiamo parlato qui.
Fine Gael punta su una campagna rapida ma incisiva, focalizzandosi su successi economici e sulle sfide critiche del Paese, come la crisi abitativa e le infrastrutture. L'annuncio precede un importante summit dell'UE a Budapest, dove la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti sarà al centro dell'attenzione, soprattutto per le potenziali ricadute sull'Irlanda.
L'Irlanda è particolarmente attenta alle possibili ripercussioni economiche, data la sua forte dipendenza dalle imprese tecnologiche statunitensi per posti di lavoro e per il gettito fiscale.
Harris, che avrebbe potuto attendere fino a marzo per le elezioni, ha scelto di anticipare i tempi, approfittando della crisi di consenso di Sinn Féin, crollato dal 37% di due anni fa all'attuale 18,5%. Le loro difficoltà derivano da controversie sulle politiche migratorie e scandali relativi alla tutela dei minori. Nel frattempo, Fine Gael, guidato dal "Taoiseach di TikTok" per la sua abilità sui social, ha ritrovato slancio.
I sondaggi più recenti attribuiscono a Fine Gael il 24,5% delle preferenze, a Fianna Fáil il 21,5% e a Sinn Féin il 18,5%. Non si prevedono, comunque, grandi cambiamenti di indirizzo politico in caso di vittoria.
I Td sono 160, per la maggioranza ne servono 81 ed è altamente complesso per un partito ottenerla da solo. Conseguenza è che si dovrà formare un’altra maggioranza, che potrebbe ripetere la triade Fine Gael, Fianna Fail e un partito più piccolo di centro-sinistra, che in questo caso erano i Verdi, o cambiare radicalmente se i risultati fossero diversi dai sondaggi.
A fine mese si avranno delle risposte sulla tenuta della maggioranza, alla (probabilmente ricostruibile) credibilità di Sinn Fein e, non da meno, se la scommessa di Harris di consolidare la propria posizione sarà stata vincente.
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